Rifugio Soria Ellena

Piemonte - Alpi Marittime - Valle Gesso - Vallone della Barra - Pian del Praiet

1840 mt slm

Di proprietà della sezione C.A.I. di Cuneo, il rifugio è una solida costruzione in parte in pietra a vista e in parte intonacata con copertura in lamiera. Nell’insieme la costruzione dalle linee semplici ed essenziali ben si armonizza con l’ambiente circostante. Fu inaugurato il10 settembre 1961e legato al nome di Edoardo (Dado) Soria, alpinista cuneese. Ristrutturato nel 1979,  al nome diEdoardo Soria fu aggiunto quello dell’altro grande alpinista cuneese Gianni Ellenaautore con Soria di numerose “prime” nel Parco Alpi Marittime tra le quali quelle tracciate tra il 1929 e il 1932 sul Corno Stella. Dispone di una cinquantina di posti letto in camere e dormitorio. Dispone di servizi igienici interni ed esterni, docce con acqua calda, riscaldamento e servizio telefono.   

Non è presente un locale invernale .

 Accesso stradale

Da Torino con l’autostrada Torino-Savona uscire al casello di Fossano.

Seguire la SS 231 di S.Vittoria per Cuneo; quindi la SS 20 del Colle di Tenda e Valle Roya fino a Borgo S.Dalmazzo e la Provinciale della Valle Gesso raggiungendo S.Anna di Valdieri.

Per chi proviene dalla Liguria, seguire l’autostrada A6 fino a Mondovì e di qui raggiungere Borgo S. Dalmazzo.

Per chi proviene da Nizza o Ventimiglia seguire la Valle Roya, il tunnel del colle di Tenda e la SS 20 fino a Borgo S. Dalmazzo.
Con mezzi pubblici:

In ferrovia fino a Cuneo o Borgo S. Dalmazzo (orari: Trenitalia ), poi in bus fino a Entracque (orari: Autolinee Nuova Benese, tel. +39 0171 692929).

Accesso al Rifugio

Da San Giacomo di Entracque (1226 m), poco oltre il rifugio escursionistico del Parco, la strada diventa sterrata e inizia a risalire con qualche tornante il Vallone della Barra in un bel boschetto di faggi. I faggi si diradano rapidamente e il paesaggio assume l’aspetto di ricchi pascoli p unteggiati da radi arbusti. La strada prosegue con pendenze assai modeste con un lungo mezzacosta vicino al fondo idrico del vallone. Lasciato a sinistra il Gias Isterpis, ristrutturato, si continua sulla comoda sterrata di fondovalle. Il traverso continua fino al cosiddetto Piazzale dei Cannoni, dove si trascura a sinistra la mulattiera inerbita che scende al Gias della Siula. Al successivo tornante verso destra si presentano due alternative: la strada sale con un lungo tornante, mentre un’evidente traccia che si stacca sulla sinistra consente di accorciare di poco il percorso. La sterrata alterna traversi a diversi tornanti; intorno a q. 1650, ancora in corrispondenza di un tornante verso destra e alla base del salto roccioso noto come Passaggio di Peirastretta, un altro sentierino sulla sinistra, abbastanza evidente ma non molto agevole, evita alcune svolte della rotabile prima di ricongiungervisi definitivamente. Il tratto più ripido è ormai quasi terminato: dopo aver trascurato a destra il sentiero per il Colle di Fenestrelle, ormai all’imbocco del Piano del Praiet, dove si attraversa il torrente su una passerella in legno posizionata a sinistra della strada, dove con breve sentierino si sale direttamente al rifugio (1840 m, 2:30 ore da San Giacomo di Entracque).

I monti attorno ad esso sono in grado di soddisfare l’alpinista esperto, l’escursionista ed il gitante giornaliero che rimarranno estasiati dallo splendido panorama.

Questi luoghi, ora Parco Naturale delle Alpi Marittime. E’ facile lungo i sentieri o attorno al rifugio incontrare branchi di camosci e stambecchi e in primavera, con i prati fioriti, le prime marmotte uscite dal lungo letargo; con lo sguardo verso l’alto si può seguire il maestosoo volo dei gipeti.

                 

Luca Galfré

Tel. Rifugio: +39 0171 978382
Tel. Gestore: +39 351 6743073

Posti letto 48
Periodi di apertura: dal 15/ 06 al 15/09 continuata
Per gli altri periodi (su prenotazione previa consultazione del gestore)
Locale invernale: non presente

rifugiosoria1840@gmail.com
Sito web: www.rifugiosoria.com
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